giovedì 30 dicembre 2010

Cassanate di Nataleo

Eccomi qua dopo lunga assenza. Ovviamente non mi trovavo in vacanza anche se avrei voluto e dovuto. Ma a volte le cose vanno diversamente dal preventivato e si “casca” sul più bello. Non ho commentato l’ultima partita del Milan, non avendola potuta vedere ne dal vivo nel in tv ne dal mio lettino dell’ospedale.
Spero che la sconfitta occasionale con la Roma abbia rappresentato solo di un incidente di percorso un po’ sfortunato che non può guastare l’ottimo periodo rossonero ed il primato in classifica e guardate che io di incidenti di percorso dentro o davanti San Siro me ne intendo parecchio.

Cosa ci ha regalato questo periodo? Roba grossa. A noi l’inaspettato arrivo di Cassano e ai cugini, dopo la strana vicenda Benitez, l’incredibile arrivo di Leonardo al timone.

Incredibile? Nemmeno poi tanto infatti è accaduto. Appare chiaro che un rientrare nel giro delle polemiche che girano in questi giorni sui tradimenti le bandiere e quant’altro, poco m’interessa. Come mi interessa ancor meno ritornare sulle rossonere vicende dello scorso anno con le guerre di religione tra i pro-presiniente ed il resto del mondo. Il passato è passato è quindi rimane un ricordo che è ormai storia e statistica quello che fece un allenatore esordiente con il Milan degli Onguchi e dei Klaaaasss ben diverso dal Milan odierno degli Ibra, dei Boateng, dei Cassano, dei Robinho.

Guardo i fatti soprattutto provo a spostare l’ottica dal punto di vista ner…ner…ner…zurro. L’ho detto.

Dunque. Leo allenatore dei cugini. Gli auguro sportivamente tutto il male possibile e spero che faccia un bel buco nell’acqua amplificando le debolezze, ovvie, dimostrate da un’esordiente lo scorso anno. Non dimentichiamoci che l’intelligenza e la favella dell’uomo potrebbero contare poco rispetto al fatto di essere alla prima esperienza nella vita da allenatore in un ambiente esterno. E che ambientino come ha capito il povero Benitez, impallinato come un tordo da personaggi che se ora cominceranno a correre e sgambettare dimostreranno ben poca professionalità.

Ma del resto l’ambiente Inter è l’unica cosa che Calciopoli non ha potuto cambiare non potendo attribuire tranquillità, serenità ed esperienza cartonate come gli scudetti. Arrivate le prime sconfitte sono arrivate le prime crepe. Crepe di memoria Tardelcuperorricolippiana. Crepe che il mastro costruttore Morattone ha pensato bene di riparare con una scelta coraggiosa, ma azzardatissima, dettata più dalla pancia e dal mascellone che dalla testa. Forse il tipo crede di farci uno sgarbo. Sgarbo? L’unico sgarbo che l’Inter potrebbe farci è recuperare i punti di svantaggio.

Il resto non m’interessa e lo lascio ai programmucci tv, alle polemiche da bar o da curva, e quel livello rasoterra di discussione in cui troppi aspetti della vita quotidiana sono caduti,, e non certo casualmente, negli ultimi tempi.

Molto meglio parlare delle cose nostre presenti, di Allegri, del primo posto in classifica e magari dell’altra notizia Natalizia l’arrivo di Antoniuccio Cassano.

Sarò telegrafico. Il ragazzo, pur bravissimo, non mi ha mai esaltato non avendolo mai visto decisivo nelle grandi squadre ed avendo lui trovato una giusta dimensione solamente in una compagine da zona Uefa che in sua funzione viveva e giocava. Rimango dubbioso poi sotto l'aspetto caratteriale le cui cadute temo che si attenueranno per un po’, qualche mese, ma non certo all’infinito.
E anche vero che sono curioso di vederlo in un meccanismo che Allegri è riuscito a far ben funzionare e rimango voglioso di belle giocate che sicuramente potrà regalarci.

Rimane il fatto che Il redivivo Zio Fester ha comunque trovato modo di organizzare un bel colpo dal punto di vista del tempismo e del bilancio. Puntuale e chirurgico. Quindi, speriamo, positivo.
Rimarrebbero da coprire alcuni buchi. I terzini rimangono tremebondi se messi in un contesto internazionale e poi c’è l’incognita Pato. Se si riprende, ma francamente non la vedo benissimo nell’immediato, allora l’attacco è a posto. Ma se non sarà così allora dovremmo attaccarci alla speranza che ad Ibra non venga mai nemmeno un raffreddore.

VAN

3 commenti:

dany19 ha detto...

condivido tutto quella che hai scritto...una cosa però te la sei dimenticata o magari nn l'hai detta per nn suscitare polemiche ..a me il passaggio di leonardo merd'azzurro mi sà di un segno di frustrazione ..dopo la vicenda ibra(gol nel derby)...ma da leonardo mi spettavo un secco no invece un si subito...sarà per ripicca contro berlusca?..mah cmq daltronde un allenatore che viene cacciato subito dopo aver vinto un mondiale per club queste cose le fà soltanto l'inter..per me l'inter è una squadra che rosica ogni istante...cmq ti leggo sempre e ti aspettavo con anzia ..!e sempre w MAGICO MILAN ..KAKà tu nn andare..!!;)

serturner ha detto...

personalmente la notizia di bellicapelli alle merde è stato un grandioso regalo di Natale del morattone la sera del 24: cosa augurarsi di meglio che rifilargli un finto allenatore (a quanto pare ottimamente paraculato) che spero metta subito in partica le sue idee ahimè da noi subite lo scorso anno

un secondo regalone, questa volta di capodanno, è stata la partenza senza ritorno del dinhosauro a svernare nelle patrie spiagge: si libera un posto in panchina magari per qualche giovane voglioso di emergere e farsi il culo per la squadra

terzo regalo, magari portato dai re magi per la befana, sarebbe l'approdo alle merde del nostro ex-baciamaglie da balcone, rottissimo da 2 anni, che però l'amico connazionale paraculo in panchina farebbe giocare sempre e comunque a discapito di chi meriterebbe il posto (vedasi caso didastro lo scorso anno....)

ziu bello ha detto...

Sulla vicenda mi sono già espresso nell'ultimo post del precedente articolo.

Mi mancava però di vedere la grandissima presentazione nel solito -davvero commuovente- Inter Style; babbo Moratti che presenta il figlio 'yes-dad'Leo: un figlio perfetto, intelligente con belli capelli, belli denti, che parla 7 lingue tra cui il bausciese...insomma proprio quel figlio che avrebbe voluto avere al posto delle scimmiette che invece si ritrova.
Buon anno a tutti!