Alla fine ci siamo riusciti anche in questa stagione. E' finale. In questo strano basket italiano dove non si può vincere nulla, dove non puoi arrivare primo e se arrivi terzo sono tutti incazzati, possiamo affermare che l'obiettivo massimo e stato raggiunto. Anche l'obiettivo minimo. Questo è il punto.
Con in nostro budget, ogni risultato al di sotto della finale sarebbe stato una delusione.
Soprattutto dopo una stagione regolare in chiaroscuro dal punto di vista della continuità e della fluidità di gioco, ma pur sempre terminata al terzo posto.
Sopratutto dopo una Eurolega buttata nel cesso, ovviamente considerando le top16 come risultato massimo possibile.
Soprattutto dopo una coppa Italia esauritasi al primo alito di vento Avellinese.
Soprattutto dopo un mercato che aveva creato una squadra con altissime aspettative, ma che in troppi uomoni chiave si era rivelato ben presto claudicante. Petravicius, Acker, il pietoso Maciulis dei primi mesi, lo stesso Mancinelli troppo sofferente con la concorrenza di Hall gestita malino dall'allenatore.
Soprattutto dopo un quasi incredibile e da me contestatissimo immobilismo societario nel tagliare uomini che palesemente erano da tagliare. Il caso Acker, che praticamente non abbiamo mai avuto, ma abbiamo tagliato solo a Febbraio inoltrato più o meno è sintomatico.
Si è visto come l'arrivo di due Americani buoni in due ruoli chiave dove eravamo scoperti è bastato per ampliare le rotazioni e migliorare le soluzioni offensive. Perchè aspettare Maggio per muoversi?
Dopo tutti questi soprattutto devo ammettere che hanno avuto ragione loro ed in finale ci sono arrivati. In fondo Milano sembra sempre sofferente, mezza morta, ma a fine stagione qualcosa nella sacca rimane.
Certo, dico io, contro questa Caserta senza più energie, sarebbe stato l' autogol del secolo non approffittarne. Giostrando con la nostra maggiore profondità non poteva che finire così ed abbiamo meritato sicuramente e chiaramente nell'arco delle cinque sfide. Senza quel tiro maledetto in gara 3 - ovviamente ero presente dovrò stare ben distanza da adesso in poi - l'avremmo chiusa anche prima.
Ora Siena. Nulla da fare, ovviamente.
Però in finale ci siamo, in Eurolega l'anno prossimo dalla porta principale anche. E forse devo fare i complimenti anche al caro Piero Bucchi, che io contesto troppo spesso, e che con tutti i dubbi che mi lascia, e me li lascia, ci ha portati per il secondo anno consecutivo dove dovevamo arrivare. E' sicuramente molto merito suo.
VAN
2 commenti:
Concordo su tutto e aggiungo che ormai la vicenda Allegri sta diventando una farsa.
Meglio affondare con Filippo Galli.
mah! pe me piero bucchi è un altro belli capelli
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