O scalare effettivamente la montagna mettendo soldi, teste e braccia per tornare a vincere veramente o limitarsi ad essere i primi dei “normali” creando però un bel progetto, giocando un bel basket, facendo innamorare il pubblico. Difficile stare in mezzo, bisogna scegliere una delle due strade. Analizzando, ora che è finita, l’ultima stagione possiamo rammaricarci proprio di questo.
Quale strada abbiamo seguito? La prima? Parliamo di risultati? Per carità non si sputa sopra una finale scudetto, ma appare chiaro anche ad in cieco che l’ultima stagione, nel complesso, è stata peggiore della precedente. Non abbiamo vinto nulla, il gap da Siena non è diminuito di un centimetro, l’Eurolega l’abbiamo buttata via come fosse un fastidio (lo scordo anno ottime top 16 invece), la Coppa Italia è stata una rapida ed inutile apparizione. Le teste e le braccia evidentemente hanno sbagliato qualcosa
Allora abbiamo seguito la seconda strada, vi domanderete? Parliamo di bel gioco? Io non l’ho mai visto almeno fino ai playoff, dove sono usciti il carattere e la panchina lunga più che le tattiche di Bucchi. Certo questo punto è meno tangibile e più soggettivo del precedente, quindi mi faccio aiutare dai numeri. Abbiamo finito la regular Season al terzo posto (si poteva fare peggio viste le poche avversarie di valore?) con una percentuale di vittorie praticamente del 50%. Le vittorie chiare, in cui si è vista supremazia sull’avversario oltre che almeno 12 punti di scarto, si contano sulle dita di una mano senza qualche dita. Le vittorie sofferte all’ultimo possesso sono invece la maggioranza anche contro squadre che hanno lottato per la salvezza fino all’ultimo.
Ecco perché dopo l’ultima partita al momento della premiazione si sono levati fischi. Io non avrei fischiato, i ragazzi hanno dato il massimo e come gruppo non hanno mai mollato nonostante le molteplici pecche tecniche e soprattutto fisiche. Però sono fischi plausibili, proprio per quel che dicevamo. Fischi che partono da lontano. Non sono migliorati i risultati, non è migliorato il gioco ed il divertimento. Il pubblico del Forum questo non l’ha perdonato e io li capisco.
Anche perché gli appassionati di basket hanno notato fin da Settembre l’incedere zoppicante, in stile Milan potremmo dire, della dirigenza che a fronte di un budget elevato ha palesemente compiuto qualche scelta sbagliata e peccato ancor più grave, ha colpevolmente mantenuto le posizioni attendendo oltre misura prima di correggere il tiro. Il caso Acker penso abbia dell’incredibile, manco ci fosse lo zampino di zio Fester pure all’Olimpia.
Se a questo aggiungiamo il “plus” di confusione Bucchiana, vedi la gestione Hall/Mancinelli o il fatto di non avere mai in rosa un play ragionatore, capiamo perché l’ultima stagione è stata un paradosso. Abbiamo raggiunto il risultato massimo in campionato, ma è difficile essere contenti e vedere il bicchiere solo mezzo pieno, anzi.
Perché come si dice…c’è modo e modo.
VAN
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