Terzo posto conquistato, missione compiuta nel grigiume più totale. Buono per una squadra diretta da un ex presidente, con in panchina un ex allenatore sfiduciato da almeno un mese dall’ex presidente, e zeppa di ex giocatori ormai pronti per la pensione.
Ora l’amico Leo potrà e dovrà andarsene, accusandosi di ogni nefandezza e di un risultato palesemente al di sotto delle attese per far spazio ad un vero yes man.
Finalmente.
Diciamoci infatti la verità.
Questa rosa era fortissima, molto più forte di quella dei cugini ad esempio. Lo ha detto anche il Presidente in tempi non sospetti. Vogliamo non credergli?
Questa squadra infarcita di giovani promesse di livello mondiale, talmente tante da rendere impossibile un elenco, avrebbe dovuto essere almeno in finale di Champions ed avere già in tasca da tre o quattro giornate un campionato che era impossibile non vincere. Invece non è stata fatta rendere al meglio. Anche questo lo sostiene il Presidente, mica solo io. Vogliamo non credergli?
Questa rosa nel fior degli anni con la vita media che per un calciatore si è allungata ad almeno 50-60 anni di età, avrebbe dato di più con qualsiasi altro in panchina. Chi lo ha detto? Indovinate, comunque sia vogliamo non credergli?
E non dimentichiamoci di una società che sta investendo al meglio da tempo, relegando nel armadio dei brutti ricordi di un lontano passato quei contratti onerosi ad ultra trentenni, che affossavano il bilancio e, soprattutto, affossavano la dignità e le speranze di ottenere risultati sportivi decenti. Una società che negli ultimi 12 mesi, ma potremmo tornare più indietro nel tempo, ha ceduto in Spagna tutte le vecchie carcasse brasiliane palesemente finite che portavano la maglia numero 22, per puntare sui giovani. Credo che alcuni di loro vinceranno il pallone d’oro nei prossimi anni.
Citatemi un solo contratto oneroso di un ultratrentenne ancora presente in rosa. Al contrario sono li a dimostrare la dirompente lungimiranza societaria gli acquisti di Gennaio all’insegna del rinnovamento.
Vogliamo non dare loro la piena ed incondizionata fiducia per il futuro?
Dato che non vorrei esaltarmi troppo con questi presupposti, torno ora seriamente alla realtà.
Leonardo spero chi saluti e lo dico veramente. I motivi li spiegherò meglio un’altra volta. Appare però palese che un ripensamento su di lui sarebbe deleterio per tutti.
Van Basten dice no per la seconda volta. Una volta scappa dalla finestra, un’altra adducendo malanni di caviglia.
E’ chiaro che non vuole avere niente a che fare con la nostra dirigenza e non vuole rovinarsi anche la schiena oltre che la caviglia profondendosi per un anno intero in inchini presidenziali, quelli di competenza del Gallotti.
E bene fa il Van Basten.
Vorrei congratularmi seriamente con Carlo Ancelotti per la vittoria nel campionato inglese.
Nella mia testa rimane Mr. Pancelotti protagonista di tanti errori e manchevolezze negli ultimi due anni di storia rossonera, storia giustamente terminata, però sono contento per lui.
E anche per noi.
E’ la dimostrazione che con tutte le Pancelottate possibili quando gli si da in mano una squadra decente ci sa fare.
Non come accaduto al Milan ne con lui, ancor meno con il suo sostituto di quest’anno.
VAN
Ora l’amico Leo potrà e dovrà andarsene, accusandosi di ogni nefandezza e di un risultato palesemente al di sotto delle attese per far spazio ad un vero yes man.
Finalmente.
Diciamoci infatti la verità.
Questa rosa era fortissima, molto più forte di quella dei cugini ad esempio. Lo ha detto anche il Presidente in tempi non sospetti. Vogliamo non credergli?
Questa squadra infarcita di giovani promesse di livello mondiale, talmente tante da rendere impossibile un elenco, avrebbe dovuto essere almeno in finale di Champions ed avere già in tasca da tre o quattro giornate un campionato che era impossibile non vincere. Invece non è stata fatta rendere al meglio. Anche questo lo sostiene il Presidente, mica solo io. Vogliamo non credergli?
Questa rosa nel fior degli anni con la vita media che per un calciatore si è allungata ad almeno 50-60 anni di età, avrebbe dato di più con qualsiasi altro in panchina. Chi lo ha detto? Indovinate, comunque sia vogliamo non credergli?
E non dimentichiamoci di una società che sta investendo al meglio da tempo, relegando nel armadio dei brutti ricordi di un lontano passato quei contratti onerosi ad ultra trentenni, che affossavano il bilancio e, soprattutto, affossavano la dignità e le speranze di ottenere risultati sportivi decenti. Una società che negli ultimi 12 mesi, ma potremmo tornare più indietro nel tempo, ha ceduto in Spagna tutte le vecchie carcasse brasiliane palesemente finite che portavano la maglia numero 22, per puntare sui giovani. Credo che alcuni di loro vinceranno il pallone d’oro nei prossimi anni.
Citatemi un solo contratto oneroso di un ultratrentenne ancora presente in rosa. Al contrario sono li a dimostrare la dirompente lungimiranza societaria gli acquisti di Gennaio all’insegna del rinnovamento.
Vogliamo non dare loro la piena ed incondizionata fiducia per il futuro?
Dato che non vorrei esaltarmi troppo con questi presupposti, torno ora seriamente alla realtà.
Leonardo spero chi saluti e lo dico veramente. I motivi li spiegherò meglio un’altra volta. Appare però palese che un ripensamento su di lui sarebbe deleterio per tutti.
Van Basten dice no per la seconda volta. Una volta scappa dalla finestra, un’altra adducendo malanni di caviglia.
E’ chiaro che non vuole avere niente a che fare con la nostra dirigenza e non vuole rovinarsi anche la schiena oltre che la caviglia profondendosi per un anno intero in inchini presidenziali, quelli di competenza del Gallotti.
E bene fa il Van Basten.
Vorrei congratularmi seriamente con Carlo Ancelotti per la vittoria nel campionato inglese.
Nella mia testa rimane Mr. Pancelotti protagonista di tanti errori e manchevolezze negli ultimi due anni di storia rossonera, storia giustamente terminata, però sono contento per lui.
E anche per noi.
E’ la dimostrazione che con tutte le Pancelottate possibili quando gli si da in mano una squadra decente ci sa fare.
Non come accaduto al Milan ne con lui, ancor meno con il suo sostituto di quest’anno.
VAN
11 commenti:
tutto molto giusto e condivisibile al 100%
però... oggi inizio a leggere che dietro al no di van basten ci sarebbe forse la candidatura di ... leonardo
beh, se questa grottesca e ridicola marcia indietro si concretizzasse davvero, caro van dovresti riscrivere tutti i tuoi posto sul caro leo, il quale nonostante i tentativi qui fatti finora di esentarlo dalla fattiva compartecipazione agli ultimi 14 anni di scelte societarie, potrebbe in questo caso cavarsela solamente vestendo a tutti gli effetti i panni del leniniano UTILE IDIOTA...
Pur non condividendo pienamente la storia dei 14 anni, per i motivi già spiegati più volte posso candidamente ammettere che se veramente ci fosse una marcia indietro su Leo la situazione sarebbe grave. Dal punto di vista di Leo, ma sopratutto dal punto di vista Berluscomilaniano. Per il nostro futuro di tifosi sarebbe quasi una tragedia.
Non credo tuttavia che accadrà.
Del resto proprio nell'ultimo post che qui state commentando ho scritto "Leonardo spero chi saluti e lo dico veramente. I motivi li spiegherò meglio un’altra volta. Appare però palese che un ripensamento su di lui sarebbe deleterio per tutti."
Più chiaro di così!
Chiaro, ma non semplice perchè come al solito, al contrario di alcuni di voi, continuo a pensare che il pesce puzzi quasi unicamente dalla testa.
Per questo volevo approfondire l'argomento in un futuro post.
ve la giro come mi è stata riportata:
allegri allenatore
2 acquisti quasi sicuri:
conti e lazzari
vedremo...
Se così fosse sarei soddisfatto, come inizio almeno.
Allegri garantirebbe l'apertura di un ciclo a patto di essere assolutamente supportato dalla società. E su questo avrei dei dubbi conoscendo i miei polli...
alla luce delle parole dette oggi da leonardo e di quanto si è visto durante quest'anno, si può affermare che l'aver proposto a leonardo di fare l'allenatore e il suo avere accettato, sono stati due errori macroscopici
a parer mio è stato soprattutto leonardo a commettere l'errore più grande, perchè non ha saputo tirarsi indietro da una cosa che lui stesso già sapeva non essere il naturale proseguimento della sua carriera
ed infatti abbiamo visto tutti sul campo che non sarebbe mai stato un buon allenatore
questi errori hanno portato come prezzo a dover rinuciare nel futuro alle competenze e agli agganci di leonardo nel mercato brasiliano, quindi non ci saranno altri kakà o pato
ma credo che comunque non ci sarebbero stati più visto il disimpegno del signor B
piuttosto forse eviteremo altri dinhi o altri mancini e questo è sicuramente un bene!
Evviva, ora si che senza lo scarso allenatore saremo liberi di vincere tutto grazie al nostro glorioso Presidente. Ma per favore!
e già perchè Dinho l'ha voluto Leo
mA PER FAVORE
hai ragione: allora lavorava ancora al chioschetto di Copacabana
ma dai, ANONIMO...
hai ragione Ser
la firma sugli assegni è di Leonardo
se c'era uno in società che non lo voleva era pancelotti col quale il dentone ha assaporato per la maggior parte del tempo i comodi sedili della panchina
viceversa quest'anno col suo amico in panchina, dinho è sempre stato un titolare fisso
se il nostro bravo e bello ex-allenatore disdegnava così tanto gli assegni a firma del signor B, poteva salutare "consensualmente" la compagnia già da tempo
beh anch'io come ancelotti tra kakà e dinho avrei scelto il primo
leo purtroppo ne avevo solo uno dei due, ed era quello sbagliato
ha fatto di necessità virtù
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