Ripresa con molti dubbi

Si comincia di nuovo. Chissà se il Milan è pronto.

Già perchè è difficile non ricordarsi della batosta nel Derby e di tutto quello che ne è conseguito, che è stato anche peggio.

E' difficile pensare che da Livorno e da Marsiglia si volterà pagina.

Con chi? Con Kaladze terzino - non commento nemmeno i suoi comici autogol in nazionale - o con il redivivo Oddo? Con Indinho? O con il Pirlo addormentato nel bosco di cui tutti decantano le lodi cquando gioca in maglia azzurra, forse perchè non Milanisti e non incazzati come noi.

Soprattutto quello che mi fa paura è una sensazione che mi è nata nella pancia.

Cioè questa.

Non vorrei che dall'interno si siano già prese decisioni importanti in direzione Spalletti, delegittimando Leonardo pian pianino.

Non vorrei che accadesse quanto è già accaduto in passato con Terim. I segnali ci sono.

Zio Fester che parla di telefonate a Spalletti, ben sapendo di scetenare ipotesi difficili da smentire. Il Presiniente che piccona con ogni parola che stra-dice. Lo stesso Leo che non mi pare così voglioso di sedersi sulle bollenti panchine per i prossimi trenta e più anni.

Diciamocelo. E' stato scelto perchè nessuno esterno all'ambiente, serio e con un minimo di palle avrebbe accettato la panchina del Milan in questa penosa state. Non certo Van Basten ad esempio scappato giustamente dalla finestra.

Chi rimaneva meglio di una soluzione interna, già stipendiata e per di più alle prime armi e senza pretese?

Temo però che così facile è stato sceglierlo, così facile sarà buttarlo quando non servirà più, facendolo tornare dietro ad una scrivania.

Ecco che quindi si farebbe strada l'ipotesi Spalletti che si è dimesso - caso raro nel calcio - in modo molto frettoloso dalla Roma.

Solo un'ipotesi?

Forse, ma dei segnali almeno dalla società, come dicevo, ci sono. Solo le prossime partite e l'atteggiamento dei giocatori che scenderanno in campo già domani, ci faranno capire qualcosa di più.

VAN