mercoledì 10 giugno 2009

Caporetto

La perdita di Kaka sarà impossibile da metabolizzare perchè rappresenta il definitivo risveglio, un confine da cui non torneremo più indietro.
Voliamo oltre i motivi piccoli e grandi che hanno portato a questo, in attesa di qualche mezza verità, e soffermiamoci su ciò che la cessione comporta e comporterà di sicuro.
Cedere Kaka ha significato prima di tutto che il Milan smobilita uscendo definitivamente dai top club europei.

L'averlo fatto in questo modo poi, correndo noi da Perez e accettando un'offerta che non è poi così pazzesca se rapportata alle richieste per altri giocatori ben più scarsotti del Ricky, rende questa smobilitazione quasi una rassegnata fuga dai quartieri alti del calcio, in quanto non lascia troppo spazio a sogni futuri e a progetti che peraltro non si vedono.
Anche i giocatori Maldini e Gattuso nelle inteviste di oggi in testa sono stati chiari.

Bene, stanno cadendo quelle foglie di fico rappresetate dai titoli e dalle etichette. Ora si guarda al grigio presente e al fosco futuro.
Tutto sommato questo è uno dei pochi aspetti positivi della vicenda. Anche i tifosi più addormentati avranno capito definitivamente come stanno le cose, di chi sono le responsabilità, quali sono i problemi e cosa aspettarsi per il domani.

Il domani temo sarà pittorato di nulla..
Il Milan è in grave crisi economica e lo dimostra anche il continuo peluccare comproprietà di giocatori che sarebbero stati da dare al massimo in prestito, vedi Paloschi o il Borriello che fu. Furbi, così ce li ripaghiamo per riaverli.

Peccato che i pelatoni che sono al vertice si ricordano del bilancio solo quando c'è da vendere il simbolo del Milan e non quando si sarebbe dovuto NON comprare o NON rinnovare i contratti dei vari Emerson, Favalli, Oliveira, Amoroso, Oddo, Sheva, Dida, Kalac, Jankulovsky, kaladze e perchè no il Dentone tanto acclamato ora.

Direte voi, con Kaka si è preso molto, bene fatevi due conti sui cartellini e ingaggi (lordi) pagati a lorsignori e capirete che con una gestione sana e lungimirante improntata sui giovani e non sulle carcasse al massimo dignitose e in molti casi nemmeno quello, non saremmo stati costretti a cedere Kaka.

Almeno devono ai tifosi seri delle spiegazioni anche per capire che strada prendere oggi, dato che ci insegnano che bisogna risparmiare.
Piccolo esempio per i naviganti.

D'Agostino Gaetano 27 anni appena compiuti, grande campionato ad Udine, stipendio lordo meno di 2 ml all'anno. (non conosco le cifre esatte ma scommetto di azzeccarci)
Pirlo Andrea 30 anni, giudicato alla memoria il miglior centrocampista del mondo, in realtà silente da almeno due stagioni, stipendio lordo più di 11 ml annui (anche in questo caso sono sicuro di non sbagliarmi di molto).
Se vi arrivasse un'offertina per il Pirlo addormentato nel bosco, mettiamo da Londra, non l'accettereste al volo per poi virare sul D'Agostino che invece noi non lumiamo nemmeno per sbaglio?

Cosa faranno i nostri dirigenti per la serie "non abbiamo capito nulla"?
Terranno Pirlo usando toni trionfalistici sulla grande famiglia e altre amenita del genere e il D'Agostimo, a mio avviso oggi più forte di Pirlo oltre che più giovane, andra dai gobbacci.
Ecco quindi che tutti i bei discorsi sul bilanccio ed i costi decadono al volo.
Insomma kaka immolato per tutti ma poi nessun vero rinnovamento e linea nuova.

Per intanto il nostro finto allenatore Leo è a Coverciano ad imparare da Romeo Benetti e a prendere il patentino mentre il vero allenatore il signor B. ci insegna come giocherà il Milan futuro. Palla a terra, basta traversoni e l'epicentro di tutto sarà il Dentone. Meno male che c'è lui a spiegarci come stanno le cose e a parlare di tattica. Tattica probabilmente decisa nel famoso vertice di Lunedi che non c'è mai stato.

Non so se ridere o piangere.



VAN

2 commenti:

serturner ha detto...

caro van

la tua esposizione dei fatti è incontrovertibile:
aggiungerei solo che il duo galliani/braida è ormai totalmente fuori dai giri che contano del mercato europeo, nonostante loro siano ancora nostalgicamente convinti del contrario

basta vedere il dilettantesco approccio che hanno avuto con dzeko: ma non è formalmente vietato contattare un calciatore sotto contratto di un altro club senza aver prima informato il club di appartenenza? ovviamente tutti lo fanno, ma in sordina e magari trattando contemporaneamente sotto traccia anche con il club

e i nostri che fanno? annunciano ai 4 venti che hanno l'accordo col giocatore, che sono andati a sarajevo dal padre, etc etc

e ovviamente il wolfsburg come reagisce? muro contro muro e al limite si tratta a cifre pazzesche (anche perchè tutto il mondo sa che in teoria ci sarebbero parte dei soldi di kakà da spendere)

senza parole...

ti aggiungo infine questa: oggi un mio amico, che forse ci legge pure, mi ha raccontato un aneddoto SICURO di ieri in cui a precisa domanda fatta in ambito assolutamente informale ristretto sul perchè della vendita di kakà, berlusconi ha LETTERALMENTE risposto:
"l'ho dovuto vendere per ripianare i debiti che mi ha fatto galliani"...

ogni commento è lecito.....

VAN ha detto...

Ormai si fanno lo scaricabarile tra loro...

Comunque credo che la rabbia stia montando tra i tifosi e perfino tra i giocatori rimasti (gattuso) e non basterà ancora per molto coprirsi con la storia dei debiti e della crisi. Tra un po' i nodi verranno al pettine e qualcuno dovrà rendere conto di tutto.
Ma Galliani non si snete più, dove è finito? Ha capito finalmente che gli conviene non farsi vedere con i suoi dentoni più gialli della cravatta?