venerdì 12 settembre 2008

La graticola


Credevo che il calcio vero iniziasse domani. Ne sono ancora convinto, le prestazioni delle grandi squadre nella prima giornata lo dimostrano. Al Milan sembrano pensarla diversamente.
Da noi infatti sta accadendo l'incredibile. Le continue sconfitte sembra che abbiano posto sulla graticola il nostro allenatore. In caso di sconfitta a Genova si parla di esonero. Appena agli inizi del calcio vero appunto, in stile Zamparini.
Strano, una fretta del genere il Silvio in passato l'aveva avuta solo con chi voleva mandar via qualsiasi cosa fosse accaduta - Terim - per prendere uno di famiglia, guarda caso il nostro Carletto.
Considerando il feeling - chiamiamolo così - tra Chinalatestacarletto e la società non mi sarei mai aspettato una durezza così manifesta dei nostri dirigenti. Non capisco quanto ci sia di vero e quanto si possa parlare di esagerazioni giornalistiche.
Io francamente credo andrei cauto e continuo a sperare che già da domenica le cose si aggiustino ma se si dovesse arrivare all'esonero vuol dire che a Milanello sanno cose che noi non sappiamo. Spogliatoio spaccato? Alcuni senatori giocano contro l'allenatore?
Tutto può essere e tutto contribuisce a spiegare una situazione così sorpendentemente esasperata e la mancanza di reazione apparente di alcuni giocatori.

Insomma voglio sperare che tutto scorra altrimenti vuol dire che qualcosa si è rotto irrimediabilmente e questa sarà una stagione persa.

In definitiva credo che:

A) Come scritto in qualche post precedente, mi sembra giusto che sia Ancellotti a pagare se le cose questa stagione andranno male. Vuol dire che non sarà stato capace di schierare una formazione con una quadratura tattica, ne gestire il parco stelle che ha a disposizione, ne fornire varianti al suo stantio gioco. I giocatori bene o male li ha, se non saprà utilizzarli sarà colpa sua.
B) Un allenatore esaurisce il suo ciclo vitale al massimo in cinque anni. In una società autoreferenziale come il Milanva anche peggio. Difficile per uno stesso uomo stimolare giocatori che tutto hanno vinto e che sono strapagati e sovrastimati in un ambiente del genere.
Se Berlusconi e Galliani avessero voluto aprire un nuovo ciclo avrebbero dovuto a Giugno cambiare allenatore, invece non ci hanno minimamente pensato, sbagliando, e ora....
C)....si rimangiano tutto mettendolo subito sotto pressione? Cosa è cambiato? Cosa non sappiamo? Non ci vorrebbe un po' di pazienza?

Guardate, pur criticando l'allenatore spero e credo che tutto si aggiusterà e che queste voci rientreranno dopo un paio di vittorie.
Certo se il Carletto non vuole correre rischi deve capire che:
1) Non può far giocare nani e ballerine a casaccio per far contento il Presidente. Serve una quadratura tattica
2) Pirlo può anche essere considerato il miglior centrocampista al mondo - e io non credo che lo sia se consideriamo il calcio anche come apporto fisico, dinamico e caratteriale oltre che tecnico - ma per me in questo momento può essere un lusso. Una punta e due mezze punte (facciamo che siano Kaka e Ronaldinho) richiedono necessariamente la rinuncia a Pirlo e Seedorf, altrimenti gli avversari con tre passaggi arrivano in area.
3) Il giocatore di golf deve essere recuperato con calma. Domenica giochera causa moria degli attaccanti ma se anche dovesse segnare, che nessuno si azzardi a consideralo titolare fisso da subito.
4) Quando tornerà Borriello dovrà essere titolare come unica punta centrale.

Se Ancelotti fara queste cose si salverà, altrimenti....poveri noi.


VAN

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' chiaro che la storia di ancelotti al milan è finita e anche da tempo nonostante il rapporto sia stato trascinato senza stimoli almeno da dopo istanbul (ma forse potremmo dire anche da sopo la coruna)

la CL 2007 infatti è stata un miracolo dovuto ad una serie di fattori particolarissimi e alle qualità dei singoli tra i quali un kakà strepitoso capocannoniere di quella CL

sono sempre più convinto che accettare i soldoni di abramovich sarebbe stata la miglior soluzione per ancelotti e per il milan

adesso invece la situazione precipiterà in modo quasi inspiegabile come spesso accade nel calcio, poichè non sempre sono evidenti tutti i motivi che stanno dietro agli avvenimenti e alle decisioni magari improvvise

purtroppo si cambierà in corsa per non aver pianificato per tempo il cambio di allenatore, con tutto ciò che ne conseguirà

e si sceglierà retoricamente il solito uomo di famiglia, nel caso specifico da quanto si legge donadoni, ovvero un ennesimo yesman forse con qualità ancora inferiori al predecessore