Natale in casa Milan

In queste vacanze natalizie, mi viene da pensare ai nostri ragazzi, e a tutti gli altri professionisti dell'arte pedatoria, che si godono dei giorni di ozio totale utile, a sentir loro, per ricaricare le batterie dopo tre mesetti estenuanti.
Son pure riusciti a far la danza della pioggia, anzi del gelo e della neve, per allungarsi le vacanzette di un paio di giorni. L'ultima giornata di campionato è stata infatti defalcata di metà delle partite. Due fiocchi e tutti a casa e non sia mai di rifare le partite il giorno dopo, la valigia era già pronta. Tutto rimandato a fine Gennaio.

Meglio per noi rossoneri forse, che avevamo il fiato corto negli ultimi tempi, ma accidenti, che cannette di vetro i rappresentanti pallonari.
Molti scuoteranno la testa increduli. Non parlo di operai e minatori non si fa politica qui, ma perfino dei colleghi sportivi che a Natale, vedi NBA con partite serratissime, o Santo Stefano, vedi calcio inglese, si danno da fare e anche molto.
Sono comunque di cattivo umore, se non si era capito, per motivi milanistissimi.

Sento parlare di un probabile, anzi probabilissino, rinnovo a quello la. L'innominabile Didastro. Già è scandaloso che senza motivo sia ora titolare, ma ero disposto a sopportare questo boccone amaro per due motivi.
Se è una scelta del tecnico, pur non condividendola, va rispettata perchè è in parallelo con molte altre scelte giuste che hanno ribaltat le gerarchie in spogliatoio.
Inoltre speravo che il portiere, chiamamolo così, Brasiliano fosse al canto del cigno. A Giugno ciao, ciao.
Invece bastano due partite normali, dopo anni di disastri per parlare di rinnovi.
Non voglio commentare oltre, sarebbe un ignobile disastro sotto ogni punto di vista. Sia tecnico, che economico - pensate all'ingaggio che prenderà se anche se lo dimezzasse - che morale.

Tutto questo serve per chiarire le idee a chi, ingenuamente come me, aveva dato credito a zio Fester e soci, e alle loro sbandierate politiche dei giovani, del rigore di bilancio, del taglio degli ultratrentenni, dei contratti ribassati.

Magari le volessero portare avanti veramente, ma come previsto, negli antichi errori si ricade sempre. Anche perchè si vuole ricaderci, rimangiandosi tutto. Se rinnoveranno a Dida, so io a chi e dove infilerei la letterina accorata che mi è arrivata a casa da via Turati per convincermi al mini abbonamento.
Speriamo sia solo solo un brutto sogno Natalizio...

VAN