martedì 28 luglio 2009

Leodardo


"Siamo in pochi, proprio come numero. Siamo in po­chi perché nella rosa ci sono anche giocatori che non gioca­no da un anno, o da sei mesi e quindi non possono essere con­siderati a tutti gli effetti in or­ganico. E non sono pochi: faccio riferimento a Nesta, Borriello, Kaladze, Gattuso. Ma i giocatori ci mancano an­che in assoluto: nel senso che alla società ho chiesto un terzi­no di fascia e un attaccante. C’è tempo fino al 30 agosto: ma se per quella data non arriverà nessuno, bisognerà ridimen­sionare i nostro obiettivi".

Queste le parole pronunciate oggi da Leonardo. Bravo, mi sta stupendo ogni giorno che passa. Speriamo che qualche sordo gli dia retta.

Facciamo un passo indietro.

Il derby perduto in amichevole mi ha fornito un moderato piacere. Meglio subire scoppole, non si sa mai che anche i dirigenti più sordi possano avere un minimo sussulto, batosta dopo batosta.
Sono pessimista, ma nel disastro del nostro mercato proviamo anche questa.

Povero Leo come previsto è già tornato a schemi Ancellottiani dato che nessuno è arrivato ed per giocare secondo i suoi dettami tattici è palese l’inadeguatezza della rosa attuale.

Nota di colore. Scrutamdo i "pota a pota" calcistici in cui si litiga tutta la serata ieri ho scovato il Sumauro ieri sera in televisione è apparso rassegnato. Lui che è quasi la voce mediatica ufficiale della società mi è parso senza energie, consapevole che la situazione è seria, grave e, a mio avviso, non pienamente spiegabile con un’improvvisa voglia di pareggiare il bilancio o con la crisi economica. Nel soggetto in questione ho apprezzato una certa schiettezza nelle posizioni, lontana e abbastanza seria rispetto a quella vergognosa di taluni prezzolati che calcano i programmi calcistici lombardi, che si ostinano a difendere l’indifendibile.

Ripeto il mio pensiero. Nessuno nel calcio ci può guadagnare direttamente dalla gestione di una squadra di serie A, al massimo avere un ritorno di immagine per altre attività, come è stato fino ad ora sia per il Milan che per altre squadre. Il Milan ovviamente non può essere gestito pensando di avere zero nella voce uscite, altrimenti potrei gestirlo anche io o al limite un senzatetto. Questo lo sanno bene gli scarscriniti che tengono, male, le nostre redini.
Può star bene quindi un progetto giovane con giocatori dallo stipendio basso e dalla fame alta, logico e anche apprezzabile moralmente cercare un quasi pareggio di bilancio in due o tre anni (lasciando quindi che scadano i contratti onerosi con i catorci che abbiamo sul gobbo).
Ma questo ad oggi che progetto è?
Non riuscire o non voler spendere nemmeno i soldi, possiamo stimarli in circa 30 milioni, incassati da Gourcouff (altro errore societario il perdelo con leggerezza) e dall’ingresso in Champions (vi ricordate come ce l’avevano menata lo scorso anno che non avevamo quell’entrata di denaro?). Dove sono finiti quei soldi?
Se davvero si puntasse sui giovani, magari essendo un po’ scafati nel trovarli, si potrebbe con quella cifra mettere insieme i tre validi acquisti richiesti dall’allenatore.
E ammettendo che ci stiano provando come può essere credibile il progetto se portato avanti dalle stesse persone che fino a sei mesi fa andavano nella direzione opposta?
Le stesse persone che sostenevano che al Milan dovevano arrivare solo giocatori affermati ultratrentenni e dal pedigree certificato? Gli stessi che hanno fatto finta di non vedere le magagne di una rosa logora e di un gioco stantio, che già erano emerse da almeno due anni, e che ci annoiavano in continuazione con frasi sui titoli vinti, sulla gratitudine e con entusiasmi posticci sulle coppette giapponesi?
Ad ogni modo oggi stiamo toccando il fondo ma voglio credere che tutto si fermi qui. O ci sarà un colpo di coda, come spero, o ci dovranno spiegare i veri motivi di questo sfascio. Questa condotta societaria non è normale nemmeno per questi dirigenti e, ripeto, non può essere spiegabile solo dalla crisi economici. C’è qualcosa di più.
E quindi fino a che non sarà chiaro che cosa genera veramente questo totale immobilismo credo in noi tifosi seri e non inebetiti debba serpeggiare una certa rassegnazione. Non credo che le nubi possano dissolversi rapidamente.

Nemmeno con Pizarro e la manciata di milioni offerti dal Chelsea per Pirlo.

VAN

3 commenti:

rugbysta sudafricano ha detto...

Pirlo se ne vada fuori dalle balle anche gratis, assieme al finitissimo e panzone Oddo ed al pigro Jankulovski, che ha rotto il cazzo.
Leonardo faccia chiarezza anche su Ronaldinho, altro panzone che lui sta chiaramente subendo.
Una sua ammirevole scelta di coerenza sarebbero le dimissioni.
Inoltre la cosa che non va è che a gestire il nuovo corso siano gli stessi che hanno generato il disastro ( vi ricordate le frasi roboanti, riecheggiate da molti giornalisti, sugli "ultratrentenni che ti fanno vincere subito" ? ), cosa metodologicamente sbagliata.
Galliani andava silurato, così come Braida ( a proposito, che fine ha fatto ? ).

serturner ha detto...

la tua analisi è perfetta e condivisibile in toto così come le parole di rugbysta

aggiungo solo la considerazione che pur tenendo conto di tutti gli elementi a noi attualmente noti, anche a me sfugge decisamente qualcosa perché non solo i protagonisti scarsicriniti sono sempre gli stessi ma anche per la troppo improvvisa e diametralmente opposta condotta degli stessi

tant'è che mi sembra ormai chiaro che molto del consenso costruito negli anni da qualcuno stia rapidamente sbiadendo e di fronte a ciò sembra incomprensibile la palese indifferenza della proprietà

anche dal punto di vista sportivo e quindi alla fine economico, il ridimensionamento scelto è chiaramente una scelta suicida perché questa rosa difficilmente centrerà un posto champions con la conseguenza che altri buchi di bilancio verranno coperti con la cessione di altri campioni in primis pato

il percorso è chiaramente indirizzato ad un depauperamento del valore tecnico ed economico della società: ancora però mi sfugge la finalità, forse così in 2-3 anni il ridotto valore ne permetterà una più semplice cessione..

VAN ha detto...

Anche a me l'unica cosa che viene in mente è questa. Sistemare i conti, magari in stile "prendi i soldi e scappa" per poi vendere la società tra un paio danni.