
Per quanto la Lazio di oggi ( risultato 0 - 3 per il Milan) possa rappresentare un test probante, e non lo è, ieri abbiamo giocato una buona partita e vinto nettamente.
Ci sono dei buoni spunti che fanno ben sperare ora che l’Inter sta ricominciando a gettare punti dalla finestra. Per carità non cambio l’idea di fondo sulla nostra struttura di squadra, sulle politiche societarie e sul tecnico. Quelle sono idee che terrei invariate anche se dovessimo vincere lo scudetto.
Dovendo però analizzare ogni singola partita è giusto essere onesti e anche un po’ tifosi speranzosi. Ieri si sono visti spunti interessanti, alcuni inaspettati.
Il fatto di aver sofferto nella prima mezz’ora, dove abbiamo giocato troppo sottoritmo, può essere voluto o comunque può essere un vantaggio derivante dal giocare in trasferta.
Incredibile? Forse, ma forse no.
Mi spiego.
La nostra squadra costretta a giocare con il solito centrocampo di ballerine, ottime solo per qualità ma pur sempre ballerine dalla poca corsa e dal poco nerbo, non reggono più di sessanta minuti. In casa dove sei costretto a partire a tutta e comandare il gioco si costretto poi a subire un calo nettissimo nella ripresa. E’ successo con la Fiorentina, e ci è andata bene, e con il Genoa, e ci è andata male.
Forse è meglio con questa squadra giocare in trasferta dove sprechiamo meno energie nel primo tempo - con la squadra avversaria che attacca e con qualche rischio ovviamente – e poi riusciamo ad avere più spazi per la velocità di Kaka e Pato nel secondo tempo.
Attendiamo verifiche per questa teoria.
Gli altri aspetti positivi sono il rientro dell’onesto Bonera, sempre efficace anche se al rietro dopo lunga assenza, i soliti Pato e Ambrosini e l’impegno che ci mette Beckham. Il suo innesto su quella fascia è stato utile perché ha coperto un nostro difetto, cioè la mancanza di inserimenti da dietro sulle corsie che allargassero il gioco e aiuta a creare più spazio agli attaccanti. Quando serve è diligente nel coprire le avanzate di Zambrotta. Quando avanza è pericoloso e può proporsi al cross o al tiro.
Anche in questo caso cerco di essere onesto.
Ci sono dei buoni spunti che fanno ben sperare ora che l’Inter sta ricominciando a gettare punti dalla finestra. Per carità non cambio l’idea di fondo sulla nostra struttura di squadra, sulle politiche societarie e sul tecnico. Quelle sono idee che terrei invariate anche se dovessimo vincere lo scudetto.
Dovendo però analizzare ogni singola partita è giusto essere onesti e anche un po’ tifosi speranzosi. Ieri si sono visti spunti interessanti, alcuni inaspettati.
Il fatto di aver sofferto nella prima mezz’ora, dove abbiamo giocato troppo sottoritmo, può essere voluto o comunque può essere un vantaggio derivante dal giocare in trasferta.
Incredibile? Forse, ma forse no.
Mi spiego.
La nostra squadra costretta a giocare con il solito centrocampo di ballerine, ottime solo per qualità ma pur sempre ballerine dalla poca corsa e dal poco nerbo, non reggono più di sessanta minuti. In casa dove sei costretto a partire a tutta e comandare il gioco si costretto poi a subire un calo nettissimo nella ripresa. E’ successo con la Fiorentina, e ci è andata bene, e con il Genoa, e ci è andata male.
Forse è meglio con questa squadra giocare in trasferta dove sprechiamo meno energie nel primo tempo - con la squadra avversaria che attacca e con qualche rischio ovviamente – e poi riusciamo ad avere più spazi per la velocità di Kaka e Pato nel secondo tempo.
Attendiamo verifiche per questa teoria.
Gli altri aspetti positivi sono il rientro dell’onesto Bonera, sempre efficace anche se al rietro dopo lunga assenza, i soliti Pato e Ambrosini e l’impegno che ci mette Beckham. Il suo innesto su quella fascia è stato utile perché ha coperto un nostro difetto, cioè la mancanza di inserimenti da dietro sulle corsie che allargassero il gioco e aiuta a creare più spazio agli attaccanti. Quando serve è diligente nel coprire le avanzate di Zambrotta. Quando avanza è pericoloso e può proporsi al cross o al tiro.
Anche in questo caso cerco di essere onesto.
Io consideravo, e lo considero ancora, l’affare Beckham, come una semibuffonata in stile dirigenza Milan degli ultimi anni. Quantomeno il solito acquisto, par time per di più, nella direzione sbagliata.
Ciò non toglie che il ragazzo si impegna, si è integrato bene e sta facendo il suo - e anche di più - in un continuo crescendo.
Tutto ciò avrà il suo rovescio negativo della medaglia nella spesa folle che il Milan farà per trattenerlo, nel caso. Spenderemo molto, per tenerci un giocatore che oggi vale ma già domani potrebbe adagiarsi e dimostrare dei limiti, almeno come scelta strategica.
Ne abbiamo vissute ultimamente di parabole simili, da Ronaldo e Dinho, partenza sparata tutti in festa e poi…flop.
Non so precisamente che pensare ma preferirei indirizzare i soldi del mercato da altre parti come età e motivazioni magari nello stesso ruolo.
Ciò non toglie che il ragazzo si impegna, si è integrato bene e sta facendo il suo - e anche di più - in un continuo crescendo.
Tutto ciò avrà il suo rovescio negativo della medaglia nella spesa folle che il Milan farà per trattenerlo, nel caso. Spenderemo molto, per tenerci un giocatore che oggi vale ma già domani potrebbe adagiarsi e dimostrare dei limiti, almeno come scelta strategica.
Ne abbiamo vissute ultimamente di parabole simili, da Ronaldo e Dinho, partenza sparata tutti in festa e poi…flop.
Non so precisamente che pensare ma preferirei indirizzare i soldi del mercato da altre parti come età e motivazioni magari nello stesso ruolo.
Concludendo troverei un lato negativo nella partita di ieri.
Non si possono sbagliare tre contropiedi due uomini contro zero come quelli sciaguratamente sprecati ieri prima di trovare il terzo gol. Con Kaka e Pato per giunta non con due marmittoni.
Richiedo ufficialmente in queste occasioni più freddezza, pìù impegno e forse – e qui vi lancio uno spunto polemico per un dibattito – più collaborazione e meno personalismi e ripicche nel passare la palla.
Richiedo ufficialmente in queste occasioni più freddezza, pìù impegno e forse – e qui vi lancio uno spunto polemico per un dibattito – più collaborazione e meno personalismi e ripicche nel passare la palla.
VAN
1 commento:
ero scettico su beckham, mi ha sorpreso con il suo impegno il suo ordine tattico e la sua efficacia (assist e gol)
fino a prova contraria meglio di costosissimi bidoni più giovani spacciati per campioni e poi frettolosamente dati via dopo pochi mesi, come accede in casa altrui, o di affermati ex-giocatori che non hanno ancora capito che in campo bisogna correre
domenica ho visto fare a beckham una chiusura nella nostra area che qualche altro dentone a caso non ha mai neppure pensato di fare
quindi bene così al momento, ma per i giudizi sulla squadra la partita di domenica non fa molto testo perchè la lazio è alla frutta e comunque nel primo tempo in cui sono stati in partita pressandoci nella nostra metà campo, abbiamo faticato, concedendo sempre dietro molto (con parate molto belle di abbiati)
quindi è presto per esultare, anche se continuo a dire che questa squadra deve solo attaccare per 90 minuti e che se e quando gli avversari ci lasciano il possesso palla, non pressandoci, siamo superiori a chiunque
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