domenica 21 ottobre 2007

A caldo...che domenica

La vittoria incredibile di Kimi Raikkonen nel mondiale di Formula uno che sta sfumando per l'ennesimo, inesorabile, intervento esterno dei giudici si va ad assommare alla delusione per il Milan e L'Armani Jeans.
Due squadre allo sbando oltre ogni immaginazione con le due dirigenze colpevoli di errori e manchevolezze perduranti e recidive.
Due squadre con un solo punto in comune.
Adriano Galliani.
Sarà un caso?

VAN

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il mondiale della ferrari è epico nel modo in cui è maturato. Insegna anche che nello sport alla fine il fatto tecnico può prevalere sulle chiacchere, sugli imbrogli, sulle meschinità, su tutto ciò che non è sportivo.

Anche ciò che sta accadendo al milan (e per sintonia anche all'AJ) insegna che le parole, i soldi, le verità di regime, alla fine non possono più nascondere ciò che lo sport inesorabilmente rende manifesto.
Ovvero che questo ciclo storico, tecnico e probabilmente societario, è finito.
Lo era in realtà anche prima, ma la resa dei conti è stata rimandata dalla gloriosa conquista dell'ultima champions e dai piazzamenti comunque raggiunti in questi ultimi 3 anni, merito soprattutto del contributo di singole individualità tecniche come sheva e kakà ad es.

Il commento più significativo allo squallore del milan attuale, è venuto a mio parere da marina berlusconi, le cui opinioni in materia non sono state mai nascoste: "invito mio padre a spendere meglio i soldi"..
E' una frase che la dice tutta: o si spendono meglio i soldi e quindi si cambiano le scelte societarie e probabilmente chi le fa o si molla tutto.

Il ritardo abissale accumulato dall'attuale dirigenza nel rinnovare la rosa, comporta la necessità di ingenti esborsi in tempi brevi e la cosa non potrebbe essere più nelle strategie dell'azionista di maggioranza.
La possibilità di impostare comunque un piano a medio lungo termine di rinnovamento puntando su scelte competenti di giovani da inserire gradualmente, non mi pare (come disse già qualcuno, forse rugbysta) nelle capacità di galliani e collaboratori.

La strada della cessione socitetaria acquisterà nel tempo sempre più peso. Per l'immediato temo che saremo costretti ancora a subire l'ipocrisia societaria, assistendo a disastri sportivi dei quali forse abbiamo visto finora solo l'inizio...