mercoledì 29 agosto 2007

Antonio Puerta: Una tragedia e tante domande



Ecco, nel titolo c'è già racchiuso tutto il senso del post. La tragica morte di Antonio Puerta lascia allibiti perchè è difficile immaginare ad un ragazzo di 22 anni che, praticando sport agonistico, appare forte, sano e invincibile, possa soccombere sotto i colpi del destino in modo così repentino.


Nessuna retorica inutile, però il vedere un uomo accasciarsi, poi riprendersi e uscire con le proprie gambe, vigile e in grado perfino di inveire contro il pericolo che pensava fosse ormai scacciato dalla realtà, salvo poi avere nuovi attacchi che lo hanno portato alla morte quando il peggio sembrava passato, insomma questo macabro susseguirsi di eventi mi ha colpito.


Si rincorrono le solite frasi in stile "si poteva evitare?". Io non lo so e non mi sembra nemmeno corretto ricamarci troppo. Non posso però scacciare dalla mia mente ciò che penso, forse è uno stupido sospetto, cioè che in alcuni paesi Europei le visite mediche non siano così scrupolose e che nel nome dello spettacolo che non può mai fermarsi più di un occhio venga socchiuso.


Se cos' è oggi più di una persone avrà la coscienza sporca per questa tragedia come altre decine di tragedie che avvengono in ambito sportivo, dove troppe giovani vite, vengono spezzate da quella che dovrebbe essere l'essenza della vita e della buona salute. Lo sport.
Van

5 commenti:

Mk ha detto...

Non è possibile che nel calcio del 2007 non si scoprano certe cose..eppure un anno fa era stato male..non ho parole..
Non si può morire in questo modo per il calcio..

Anonimo ha detto...

Sono nauseato dalla retorica che questo ipocrita mondo del calcio (soprattutto nostrano) vomita ogni volta su tragedie umane come la morte di Puerta:
conferenze stampa di altre squadre annullate, atmosfere che debbono essere formalmente cupe anche a giorni di distanza (almeno fino a quando ci si chiude alle spalle la porta di casa..), partite che ci si offre di essere pronti a rimandare, salvo poi sperare in silenzio di non farlo (oppure proprio perchè si sa già che non accadrà...) per non dover procastinare l'incasso degli introiti già preventivati dei diritti tv, etc etc

c'è nell'aria un buonismo fin troppo sfacciato e superficiale che non vorrei poi domani sera facesse scendere in campo con le gambe molle i nostri o facesse loro tirare indietro la gambina per...non infierire

già, perchè è questo il punto: visto che domani sera c'è comunque un impegno ufficiale e una finale da vincere, vorrei tanto che il nostro allenatore abbia la capacità di comunicare ai giocatori che buonismo e retorica debbono terminare al fischio d'inizio

perchè a mio parere un non valore come la mancanza di spirito agonistico non aggiunge nulla, anzi toglie molto, al doveroso ripetto umano per una così tragica e drammatica morte

in ultimo, circa la dinamica dei fatti, mi sembrano significative 2 cose:
1 nello stadio non c'era un defibrillatore
2 dopo il primo collasso Puerta è stato fatto uscire dal campo A PIEDI...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con serturner.
Ma possibile poi che un atleta professionista non abbia mai fatto un ecocardiogramma ( che pare avrebbe svelato il problema ), visto che oltretutto in molti casi è propedeutico al test da sforzo che spero almeno agli atleti facciano fare ? Od i media stanno spiegando male le cose ?

Anonimo ha detto...

mi associo.
questa è proprio incredibile, aver lasciato che uscisse sulle sue gambe in quella situazione. Non sarebbe magari cambiato nulla, però certe cose le insegnano ai bambini...la faciloneria lascia supporre che sapessero già la causa del primo collasso e ritenevano non fosse grave.

Anonimo ha detto...

scusate se cambio firma ogni tanto ma non è per confordervi,son sempre io, diciamo che qui uso il nick calciofilo...il piano lo suono da altre parti.